Risparmio: Consob mette in guardia dalla piattaforma Binance, non autorizzata a prestare servizi e attività di investimento. Urgente un intervento regolatorio anche sul fronte delle criptovalute.

La Consob ha pubblicato ieri un comunicato in cui mette in guardia i risparmiatori, informandoli “che le società del Gruppo Binance non sono autorizzate a prestare servizi e attività di investimento in Italia”. Nel mirino dell’Autorità che regolamenta i mercati finanziari il tentativo della società di operare in Italia, reso esplicito dalla piattaforma attraverso la pubblicazione di contenuti in italiano nella sezione “derivates” e “Stock Token” del sito www.binance.com.

La Consob ha preso posizione sulla vicenda alla luce del tentativo di Binance di offrire servizi di investimento in derivati e azioni tokenizzate. Rimane salvo, però, il settore di principale attività della piattaforma, che è invece quello della vendita di criptovalute su cui la Consob non si pronuncia vista la totale assenza di regolamentazione di questo mercato.

Una vera incongruenza, che denunciamo da tempo. Basta guardare ai dati per capire l’urgenza di adottare una seria regolamentazione in materia.

L’Italia, secondo recenti dati, si trova infatti al 14 posto della classifica dei Paesi in cui si investe di più in criptovalute: circa il 16% degli italiani ha investito in tale mercato. Una tendenza molto spiccata soprattutto tra i giovanissimi: il 50%degli italiani che utilizzano criptovalute è compreso fra i 26 e i 45 anni, è in forte crescita inoltre il tasso di coinvolgimento tra i 18 e i 24 anni.

La Commissione europea ha infatti lanciato una consultazione pubblica per raccogliere pareri in merito alla tassazione di tali società, al fine di contrastare le frodi e l’evasione fiscale. Secondo gli intenti dell’UE, inoltre, gli emittenti di criptovalute dovranno essere soggetti a misure più rigorose in termini di requisiti patrimoniali, tutela dei diritti degli investitori, nonché supervisione.

Per questo diventa sempre più urgente affrontare il problema non solo dal punto di vista fiscale, come si prepara a fare la Commissione Europea, ma anche e soprattutto attraverso la precisa regolamentazione di un mercato in cui oggi tutti possono operare senza alcuna disciplina, senza alcuna forma di tutela né di autorità sanzionatoria.

In tal senso è urgente che la BCE e le banche nazionali si facciano promotori di una disciplina che renda corretto e trasparente un mercato ancora troppo “selvaggio” e privo di regole.

Sul fronte degli investimenti in derivati e azioni attraverso la piattaforma Binance invitiamo tutti gli utenti coinvolti a rivolgersi alla Federconsumatori per informazioni e assistenza.

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