Si discute in queste ore del DL Concorrenza: legge che, per rispettare uno dei traguardi dal Recovery plan (Pnrr) dovrebbe essere approvato entro la fine di luglio.
Il testo è in via di definizione e affronterà importanti capitoli di estrema rilevanza per il Paese: dagli impianti di smaltimento dei rifiuti, all’installazione di colonnine per la ricarica delle auto green, per arrivare a uno dei temi su cui la Federconsumatori di batte da anni, gli oneri di sistema.
Non sono ancora note le misure nel dettaglio: per quanto riguarda gli oneri di sistema, per cui da anni chiediamo una riforma generale, si ipotizza un trasferimento delle forme di finanziamento per le energie rinnovabili sulla fiscalità generale. Necessità che condividiamo pur comprendendo l’importanza e la necessità della transizione energetica. A questo, a nostro avviso, si dovrebbe aggiungere una “ripulitura” e una revisione di tali voci, a partire dalla cancellazione di quelle più obsolete e dal ridimensionamento del sostegno alle imprese energivore ed alla rete ferroviaria.
Il Disegno di Legge affronterà anche l’annoso tema dell’abolizione del mercato tutelato, fissato per gennaio 2023: ci auguriamo che, entro tale data, vengano adottate tutte le misure necessarie a garantire la trasparenza e la correttezza in questo mercato, a partire dall’istituzione di un albo dei venditori che annoveri al suo interno solo aziende che presentino criteri di solidità economica, legalità, impegno per la sostenibilità energetica.
Apprezziamo l’impegno su fronte dei rifiuti, sia nell’ottica del superamento del gap impiantistico tra nord e sud Italia, sia per quanto concerne lo sviluppo e la promozione dell’economia circolare.
Si discute anche dello scorporo del canone Rai dalla bolletta, una proposta che apprezziamo dal momento che, da sempre, sosteniamo che tali voci non avrebbero mai dovuto essere unite.
Sono queste le proposte che avanzeremo nel momento in cui, come ci auguriamo, saremo convocati in audizione insieme alle altre Associazioni dei Consumatori, a discutere di tale disegno. Riterremmo inconcepibile che, in tema di concorrenza e di maggiore competitività di settori chiave per l’economia del Paese, non si sentisse la voce di chi rappresenta e tutela gli interessi dei cittadini.