l Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio lancia oggi l’allarme sulla siccità nel nostro Paese, denunciando una riduzione della quantità di acqua piovuta del 40-50% rispetto alle medie degli ultimi anni e fino al 70% di neve in meno.
Elementi che rischiano di far scattare lo stato di emergenza con razionamenti anche diurni dell’acqua.
Una situazione che merita la dovuta attenzione da parte del Governo e che va affrontata al più presto, per evitare disagi ai cittadini e ulteriori conseguenze su più fronti, quali ad esempio i danni causati al settore agricolo, soprattutto al Nord, su diverse produzioni: dall’ortofrutta al riso.
Ecco perché diviene sempre più urgente un piano per gestire questa grave emergenza, improntato, da un lato, alla realizzazione di invasi e bacini per la raccolta delle acque da destinare ad uso agricolo, ma soprattutto ad avviare una grande opera di efficientamento di una rete ormai obsoleta e che, è proprio il caso di dirlo, “fa acqua da tutte le parti”.
Come Federconsumatori, da anni, denunciamo il grave problema della dispersione, che in media negli acquedotti italiani è del 45,3%: questo vuol dire si perdono in media 41,4 litri ogni 100 immessi nelle reti di distribuzione.
Questa dispersione che avviene lungo la rete, prima ancora che l’acqua fuoriesca dal rubinetto, è inammissibile. Ciò appare ancora più grave se si pensa che i cittadini pagano in ogni bolletta una “quota per investimenti”, vale a dire una percentuale per un ammodernamento della rete mai realizzato.
È giunto il momento di utilizzare tali fondi per realizzare una rete efficiente: non a caso tale obiettivo rientra tra quelli primari prefissati dall’Agenza 2030.
A tal fine è importante che tutti facciano la propria parte: anche il cittadino è chiamato, emergenza o meno, ad adottare buone pratiche per evitare gli sprechi, modificando le proprie abitudini ed adottando comportamenti virtuosi che evitino usi impropri dell’acqua.
Ecco alcuni consigli a cura di Federconsumatori.
Lavaggio denti. Lavarsi i denti tenendo il rubinetto aperto fa sprecare oltre 5 litri al minuto. Per questo è bene utilizzare lo spazzolino inumidito col solo dentifricio e risciacquare soltanto alla fine.
Barba. Per farsi la barba è sufficiente colmare il lavandino d’acqua, chiudendolo col tappo, e poi lasciarla scorrere terminata la rasatura.
Frutta e verdura. Lavare le verdure lasciandole immerse in acqua: così si riduce il numero di risciacqui sotto l’acqua corrente. Inoltre, l’acqua utilizzata per lavare frutta e verdura può essere impiegata per innaffiare le piante.
Doccia. Si consiglia di preferire la doccia al bagno: è sicuramente più veloce e fa risparmiare fino a 100 litri d’acqua alla volta. Ovviamente è opportuno aprire il rubinetto solo nel momento in cui ci si sciacqua, senza lasciarlo aperto per l’intera durata della doccia.
Elettrodomestici. Utilizzate lavastoviglie e lavatrice a pieno carico: così si arriva a risparmiare fino a 11.000 litri d’acqua all’anno.
Valvola. Prima di partire per le vacanze si consiglia di chiudere la valvola centrale dell’acqua, anche per evitare rotture improvvise nell’ impianto idraulico.
Rubinetti. Controllare che non perdano acqua, in caso contrario chiedere l’aiuto di un idraulico esperto o sostituire le guarnizioni. Un rubinetto che gocciola può far sprecare fino a 4.000 litri d’acqua in un anno. È bene, inoltre, installare i riduttori di flusso dell’acqua, che sono dei dispositivi di semplice installazione che miscelano aria con l’acqua, consentendo di limitare il consumo di quest’ultima fino al 50%.
Acqua di cottura. Le nonne insegnano che l’acqua utilizzata per la cottura della pasta è un ottimo sgrassante e permette di lavare piatti e bicchieri senza eccessivo uso di detersivo.
Scarico del wc. Controllare che lo scarico non perda: un W.C. che perde può arrivare addirittura a consumare fino a 100 litri d’acqua al giorno. Se si ha uno scarico a cassetta, adottare il pulsante con doppio tasto, che consente di dosare l’acqua a seconda delle esigenze.
Lavaggio auto. Ridurre la frequenza dei lavaggi dell’automobile, utilizzando un secchio e non la pompa per risciacquarla.