Ci sono limiti al marketing? Pare di no nel caso di Conad Nord-Ovest, azienda commerciale presente in diverse Regioni, ed in particolare in Toscana.
L’azienda ha infatti lanciato, in questi giorni, una campagna dal titolo “Bonus Bolletta”, pensata, a detta dell’Amministratore Delegato, per proteggere le famiglie dal caro bollette.
L’azienda, probabilmente in sostituzione di altre iniziative, ha deciso di investire a livello nazionale la più che modesta cifra di 625.000 euro (pari allo 0,01% del fatturato 2021) per un’iniziativa che non ha assolutamente nulla a che vedere con le bollette. Non si tratta, infatti, di un’iniziativa commerciale che, in qualche modo, attenua gli effetti su cittadini e famiglie meno abbienti delle mega-bollette, ma di una mera operazione di marketing, che sfrutta un momento drammatico per cittadini e famiglie giocando ambiguamente e in modo del tutto fuorviante su una cosa seria: il vero Bonus Sociale Bollette. Quest’ultimo è una misura del Governo che riguarda milioni di famiglie a basso reddito, modulata sulla base del Reddito Isee. Una iniziativa utile e seria, della quale Federconsumatori chiede da tempo il miglioramento, con l’aumento degli importi e l’estensione della platea dei beneficiari anche oltre i limiti reddituali decisi dal Governo.
“L’aiuto” di Conad è invece tutt’altro: chi farà una spesa oltre i 50 euro riceverà un codice Pin con il quale tentare la fortuna in rete, con il meccanismo Instant-win, la stessa tipologia dei Gratta&Vinci. Si tratta, nei fatti, di un vero e proprio gioco d’azzardo, altro che di “un concreto aiuto per la bolletta”, come promesso dall’azienda!
Nei 600 punti vendita saranno distribuiti 5.000 buoni spesa da 100 euro, pari a 8 vincite medie per ogni negozio. Infine, dopo altri premi minori, il gioco d’azzardo di Conad Nord-Ovest premierà un solo consumatore mediante l’estrazione di un buono spesa di 2.500 euro.
Siamo di fronte ad una iniziativa che associa ai modesti contenuti economici un inaccettabile e scorretto riferimento a misure serie e reali per contenere l’effetto bollette, facendo leva sulla difficoltà e sulle precarie condizioni economiche delle famiglie.
Al messaggio ingannevole si sommano due fattori ulteriori: in un paese dove il gioco d’azzardo ha superato il fatturato di 100 miliardi, tutte le iniziative che lo incentivano non sono affatto condivisibili; inoltre, questa operazione significherà per Conad l’acquisizione di una serie di dati personali degli utenti utili per ulteriori attività di marketing, proprie o di terzi.
In una stagione dove i dati ISTAT consegnano un incremento del 10% nel costo del carrello della spesa il contenimento dei prezzi dovrebbe essere la priorità di Conad e della Grande Distribuzione. In questo modo si fornirebbe un aiuto concreto e reale alle famiglie. Su questo ci si dovrebbe concentrare, lasciando perdere iniziative di marketing non condivisibili, che lasciano trapelare un messaggio sbagliato e inaccettabile: che con il gioco d’azzardo si possano persino pagare le bollette.