Come già a gennaio scorso, in questi giorni è in atto un nuovo blackout delle caselle di posta elettronica @libero.it e @virgilio.it. Il servizio è sospeso da ieri, tanto che stiamo ricevendo numerose segnalazioni da utenti che, in tutta Italia e dal oltre 24 ore, sono appunto impossibilitati all’utilizzo della email. Stando al messaggio che appare a quanti abbiano, invano, tentato di accedere alle caselle registrate con i domini coinvolti, il disservizio sarebbe da imputare a quello che è stato definito “intervento di manutenzione”, di cui però non è stata data alcuna preventiva comunicazione.
Per correttezza nei confronti degli utenti e anche alla luce dell’episodio verificatosi qualche mese fa, sarebbe stato opportuno notificare, anche a titolo meramente prudenziale, la programmazione della manutenzione, sottolineando l’eventuale indisponibilità di accesso alle email.
Proprio tenendo in considerazione il precedente disservizio, che si è protratto per giorni, comprendiamo perfettamente le preoccupazioni dei consumatori ed esortiamo Italiaonline, che gestisce le caselle coinvolte, a mettere in atto quanto prima delle contromisure efficaci. Sappiamo fin troppo bene l’importanza che oggi la posta elettronica riveste nella vita lavorativa come in quella privata: l’impossibilità di utilizzare lo spid o altri servizi online, il mancato ricevimento di ricette mediche e la mancata notifica dell’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici sono solo alcuni esempi degli innumerevoli disservizi derivanti da un blackout come questo.
È fondamentale garantire a tutti gli utenti coinvolti un trasparente e costante aggiornamento sul ripristino del servizio e impostare, ove possibile, un reinoltro automatico della posta ricevuta nella fase di down.
I nostri legali e i nostri consulenti stanno valutando la possibilità di assistere gli utenti nella eventuale presentazione di una richiesta di indennizzo per il disagio subìto. Nel frattempo invitiamo i cittadini coinvolti a tenersi aggiornati, presso i nostri sportelli, sul nostro sito e sulle nostre pagine social, circa l’evoluzione della vicenda.