Meno bene il Ministero, che fa dietrofront sulla norma contestata dalla compagnia.
L’Antitrust accende il faro, l’ennesimo, su Ryanair. La compagnia, già nell’occhio del ciclone a causa della sgradevole polemica del suo CEO e, ancor prima, per l’assurdo livello dei prezzi raggiunti sulle sue tratte, per viaggiare con servizi minimi (che per prima Federconsumatori ha denunciato), ora torna agli onori della cronaca per l’apertura di un’istruttoria per abuso di posizione dominante.
Da anni contestiamo la condotta di Ryanair, segnalando all’Antitrust, a ENAC e all’Art le condotte sprezzanti dei diritti dei passeggeri e gli abusi sul mercato, che si concretizzano in monopoli di fatto e in rincari arbitrari e spesso ingiustificati.
Esprimiamo forte apprezzamento, quindi, per l’azione dell’Antitrust, che spesso abbiamo sollecitato a intervenire sulla vicenda. Meno apprezzabile, invece, il passo indietro del Ministero delle imprese e del Made in Italy che ha ceduto al ricatto del colosso irlandese smussando le misure contestate. Positivo, invece, il conferimento di maggiori poteri all’Antitrust, in termini di vigilanza ed intervento contro i vettori in caso di condotte scorrette. Un’estate come quella appena trascorsa non può e non deve ripetersi, sarebbe un duro colpo all’intero settore turistico, alle tasche dei cittadini e al loro diritto alla mobilità, specialmente in relazione ai collegamenti con le isole.