Erano gli ultimi giorni del 2020 quando, in occasione dell’aggiornamento delle tariffe dell’energia, ARERA ha annunciato la tanto attesa erogazione automatica dei bonus sociali.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha però messo in stand by tale operazione, che noi da sempre auspichiamo, rilevando alcune criticità nello schema di delibera predisposto da Arera in tal senso. In particolare il Garante, giustamente preoccupato dal momento che si discute della gestione di dati estremamente sensibili relativi a persone e nuclei familiari vulnerabili, chiede alcuni adeguamenti affinché i dati sensibili trattati siano ridotti all’essenziale e siano fornite le necessarie informative agli utenti allo scopo di renderli consapevoli del fatto che i dati presenti nelle DSU siano trattati per erogazione dei bonus.
Obiezioni legittime, che non mettono in discussione in alcun modo la validità di una misura necessaria quale è l’erogazione automatica dei bonus, che estenderebbe la platea dei beneficiari da circa 700 mila utenti a oltre 2 milioni.
Proprio alla luce dell’urgenza di tale provvedimento, che potrebbe segnare un passo significativo nella lotta alla povertà energetica che avanza in maniera allarmante nel nostro Paese, risulta a dir poco imbarazzante il mancato coordinamento tra le Autorità e gli organismi preposti alla predisposizione delle normative in materia. Anche perché da tempo Arera era a conoscenza di tali criticità. Non sarebbe tollerabile un braccio di ferro tra le Autorità, perché a farne le spese sarebbero unicamente i cittadini!
Auspichiamo che tale impasse sia superata con estrema rapidità e che Arera rimoduli la delibera nel pieno rispetto della normativa della privacy, disponendo tutte le misure necessarie a rendere operativa tale misura al più presto.
È fondamentale ribadire, in tal senso, che il bonus deve essere riconosciuto in modo automatico e dal 1 gennaio 2021. Anche se ci saranno dei ritardi, ci auguriamo minimi, nell’erogazione i cittadini non dovranno perdere nemmeno 1 centesimo degli sconti a cui hanno diritto.
Auspichiamo inoltre che, quanto accaduto, sia da insegnamento per la futura erogazione automatica del bonus idrico e, in un futuro, anche di quello per i rifiuti, affinché vi sia la massima cooperazione nella disposizione delle norme e delle procedure.