Istat: il calo della fiducia dei consumatori è un segnale allarmante. Urgente intervenire per sostenere le famiglie in difficoltà attraverso una riforma delle aliquote IVA.

La fiducia dei consumatori a luglio crolla ai minimi da maggio 2020. In discesa anche l’indice del clima di fiducia delle imprese.

Un dato che non sorprende, purtroppo, anzi conferma la situazione di forte incertezza e precarietà che caratterizza la condizione delle famiglie e dell’intero sistema economico.

Questo clima non potrà che incidere negativamente sulle abitudini e sulle scelte di consumo dei cittadini, già estremamente ridimensionate e prudenti alla luce della crisi.

Secondo le rilevazioni aggiornate dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le famiglie stanno già rinunciando a carne e pesce, il cui consumo è sceso di oltre il 16%, scelgono verdure e ortaggi più convenienti, spesso ricorrendo alle offerte e ai banchi “last minute” con i prodotti più vicini alla scadenza. In tema di vacanze, le famiglie che possono concedersi il lusso di partire optano per soluzioni low cost (cercando ospitalità presso amici e parenti o prenotando fuori stagione) o riducono la durata del proprio soggiorno. Diminuiscono, inoltre, le spese per la cura della persona e persino le spese per la salute: si tagliano le visite specialistiche non urgenti, le cure odontoiatriche, ma soprattutto si taglia sulla prevenzione.

Ecco perché abbiamo chiesto, nell’ambito delle disposizioni previste dal DL aiuti bis, una riforma dell’IVA attenta e mirata, utile a superare la fase di emergenza sostenendo le famiglie, soprattutto quelle più in difficoltà che, come dimostrano i recenti dati, sono le più colpite dal forte incremento dell’inflazione.

La proposta che abbiamo elaborato prevedere la revisione delle aliquote su una serie di prodotti essenziali, che genererebbe un risparmio annuo di 531,57 Euro a famiglia (quella media di 2,5 componenti).

A fianco a misure di carattere temporaneo, come l’azzeramento dell’IVA su beni di prima necessità, la nostra proposta guarda a una riforma strutturale delle aliquote, che perduri oltre l’emergenza: a iniziare dalla riduzione dell’IVA sui prodotti energetici e sui carburanti, sui generi alimentari essenziali, nonché su altri beni e servizi di prima necessità.

“Si tratta di un’operazione doverosa e necessaria, se si intende sostenere le famiglie e scongiurare il rischio di una spirale negativa fatta di contrazione dei consumi, riduzione delle produzioni e delle attività, con effetti deleteri sul fronte occupazionale.” afferma Michele Carrus, Presidente Federconsumatori.

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