Il PIL italiano nel 2020 si attesta al -8,8%, un dato lievemente al di sopra delle attese, ma che comunque testimonia il livello di forte emergenza in cui versa il Paese e le gravi ricadute che ha sul piano sociale e sui consumi delle famiglie.
Le stime che il governo aveva inserito nella nota di aggiornamento del Def prevedevano già una caduta del PIL del -9%. Non siamo andati molto lontani da quella soglia, perciò non c’è nulla da esultare di fronte a un dato così drammatico e grave ma che al contrario sta segnando in modo profondo la vita delle persone e soprattutto delle nuove generazioni.
Le forze politiche hanno il dovere di dare al Paese un governo in grado di farsi carico di questa infinita emergenza mettendo da parte protagonismi, veti e posizioni ideologiche, ma pensando unicamente agli interessi degli italiani e agire per rilanciare un sistema economico in ginocchio e le conseguenti ricadute sociali.
Riprendersi da una flessione di questa portata sarebbe difficile in un momento normale, lo è ancora di più mentre continuiamo a fare i conti con l’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia in atto.
È necessario ed urgente, in tal senso, sfruttare in maniera oculata, responsabile e costruttiva tutte le risorse messe a disposizione dell’Europa.
“Siamo di fronte ad una sfida cruciale, non è permesso nessun passo falso, tantomeno se commesso sull’onda di opportunità politiche: in quest’ottica le prove muscolari a cui stiamo assistendo appaiono surreali rispetto alla situazione Paese. Non siamo interessati allo stucchevole dibattito su chi uscirà vincitore dopo la dissennata apertura della crisi di Governo perché ad essere sconfitti rischiano di essere gli italiani.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
I dati drammatici sull’occupazione, sui consumi, sulla produzione sono tutti segnali di allarme che non possono scontrarsi con ritardi o sottovalutazioni.
Per questo facciamo appello alla responsabilità delle forze politiche e al Parlamento perché si dia subito vita ad un Governo in grado di assumere tutte le misure urgenti per il lavoro, per il rilancio economico e per uno sviluppo equo, teso a contrastare le disuguaglianze e le disparità che purtroppo abbiamo visto crescere ulteriormente nell’ultimo anno.