Il pronunciamento del Tribunale di Milano, che ha respinto i reclami di Fastweb, Telecom e Wind confermando l’illegittimità della fatturazione a 28 giorni, attesta ancora una volta il diritto degli utenti a ricevere la restituzione delle somme pagate in eccesso in conseguenza di questo fantasioso sistema di emissione delle bollette. Fino a questo momento le compagnie hanno fatto di tutto per non risarcire i clienti, impugnando delibere e sentenze pronunciate da diversi tribunali: le sentenze di questi mesi e i procedimenti avviati dalle competenti Autorità di Vigilanza – che auspichiamo si definiscano rapidamente – dimostrano tuttavia che il riconoscimento dei rimborsi è giusto e non può più essere rimandato.
“La vicenda della fatturazione a 28 giorni si protrae da così tanto tempo da aver ormai assunto tinte grottesche. Non accettiamo che gli utenti siano costretti ad attendere ancora: è urgente mettere un punto alla questione, erogando i rimborsi a cui gli utenti hanno diritto e che le compagnie telefoniche continuano illegittimamente a negare” dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.
E’ giunto il momento di chiudere un contenzioso che sta perpetuando una situazione di ingiustizia a danno degli utenti, facendo prevalere una volta per tutte le ragioni dei consumatori sugli interessi economici delle aziende.