Le Associazioni di tutela dei consumatori, Adiconsum, Adoc e Federconsumatori,hanno incontrato
l’Assessore al Bilancio del Comune di Firenze, Dr. Lorenzo Perra, anche in qualità di Presidente
della Conferenza Territoriale del Servizio Idrico Integrato ATO 3 Medio Valdarno che comprende
sostanzialmente i Comuni serviti da Publiacqua.
L’incontro richiesto dalle Associazioni ha consentito di fare una valutazione comune sul nuovo
regolamento approvato dall’Autorità Idrica Toscana per l’attuazione delle agevolazioni tariffarie a
carattere sociale, in vigore dal 30/06/2016.
Le Associazioni condividono il superamento, con il nuovo regolamento, dell’eterogeneità finora
esistente, come pure la titolarità dei Comuni nel determinare il tetto ISEE ed eventuali altri criteri
aggiuntivi per selezionare gli aventi diritto nonché la misura dell’agevolazione , mentre ai gestori
rimane una competenza operativa di erogazione delle agevolazioni. Esprimono tuttavia l’esigenza
di una concertazione a livello di conferenza territoriale o almeno di aree omogenee, soprattutto là
dove esistono esperienze consolidate di collaborazione (Società della salute. Unioni dei Comuni…)
per evitare una eccessiva diversità di trattamento a parità di condizioni socioeconomiche.
A questo proposito l’Assessore Perra ha informato le associazioni che la ripartizione del fondo da
parte dell’AIT, è stata determinata, su richiesta della conferenza dei sindaci, tenendo conto non
solo del numero di abitanti, ma anche degli indici di differenziazione reddituale per Comune e,
quindi, con una particolare attenzione anche alla componente socio-economica del territorio.
Adiconsum, Adoc e Federconsumatori ritengono che l’importo assegnato ai Comuni del Medio
Valdarno, pari a € 2.042.280.00, consenta di dare una giusta e, ci auguriamo, adeguata risposta ai
cittadini che versano in condizioni economiche particolarmente disagiate e che possono fare
richiesta, sulla base di criteri e procedure che saranno deliberate prossimamente da parte dei
Comuni.
A questo proposito si chiede una rivalutazione, sulla base anche dei nuovi criteri ISEE , delle soglie
degli indici già previste nel 2015: fino a €. 10,935,67 ,che può essere innalzata fino a € 13.640,92
per famiglie con almeno 5 componenti o in cui è presente una persona con particolari problemi di
salute.
Per quanto riguarda le famiglie numerose, tenuto conto della penalizzazione che l’attuale
articolazione tariffaria produce, si potrebbe pensare a una estensione delle agevolazioni anche ad
altri nuclei familiari, in attesa di interventi più strutturali che tengano conto di un consumo
procapite.
Durante l’incontro le Associazioni hanno, inoltre, fatto presente come i consistenti aumenti
tariffari registrati negli anni passati hanno portato a registrare in Toscana l’applicazione di tariffe
tra le più alte a livello nazionale. Tale dato, seppure giustificato con l’esigenza di forti investimenti
e standard di qualità elevati, deve indurre a una riflessione su alcuni punti che le associazioni
hanno rappresentato all’Assessore Perra anche in qualità di presidente della conferenza
territoriale e quindi componente autorevole dell’Autorità Idrica Toscana, come l’esigenza di
rivedere i canoni di concessione ai Comuni che incidono sulla tariffa per circa il 15% e che sono
stati determinati agli inizi degli anni 2000, nonchè degli utili di bilancio raggiunti e che appaiono
talvolta come nel caso di Publiacqua, davvero consistenti e sproporzionati, tenuto conto che la
tariffa è costruita sulla base del principio del full cost recovery ( tutte le spese, quindi, vengono
riconosciute ) . Tale riconoscimento, soprattutto in assenza di ben definiti e validati costi standard,
viene definito sulla base di criteri determinati, che risultano assolutamente inadeguati e che,
talvolta, generano assurde contraddizioni, come quello che l’utilizzo stesso degli utili generi
automaticamente incrementi tariffari.
A tal proposito l’Assessore Perra afferma che, per intervenire sulla tariffa, è necessario rivedere il
calcolo dei costi operativi e ritiene, d’accordo con quanto denunciato da noi denunciato, che si
debba procedere ad un ricognizione sui canoni valutando attentamente quanti mutui sono ancora
effettivamente attivi. Questo è un impegno che l’Amministrazione porterà avanti con l’inizio del
dibattito sulla fine delle concessioni previsto per il 2021; questo sarà un intervento che porterà ad
una significativa riduzione della tariffa anche del 25%.
Le Associazioni preso atto dell’impegno assunto, sollecitano una immediata e più incisiva iniziativa
per contenere il più possibile, ulteriori aumenti tariffari e agire anche nei confronti dell’Autorità
nazionale per correggere e adeguare quegli aspetti regolatori che stanno producendo gli effetti
distorsivi denunciati; ribadiscono l’importanza di un sempre più forte e coerente ruolo delle
Amministrazioni locali che, essendo maggioranza nelle società di gestione, devono comunque
adempiere innanzitutto al ruolo di rappresentanza e di ascolto delle istanze dei cittadini utenti.