LASCIATE GLI ELEFANTI NELLA FORESTA.

Ancora una volta il governo entra nel già difficile rapporto tra cittadini e banche come un elefante in cristalleria.

L’ assurdo provvedimento che rende automatico l’ esproprio della casa da parte della banca in caso di mancato pagamento di 7 rate ( previsto il passaggio a 18 ) non pagate ha l’ effetto di produrre ancora di più sfiducia tra il sistema del credito ed il risparmio delle famiglie .
Dati Istat di novembre scorso fotografano un paese a due velocità , da una parte una piccola ripresa dall’ altra circa tre milioni di famiglie che hanno difficoltà a sostenere i costi della casa : utenze , affitti , mutui. Il 7% del totale ha per l’ appunto una sofferenza relativa alle scadenze delle rate del mutuo .

La confusione generata dal provvedimento , ancora una volta si cerca di attribuirne la responsabilità all’ Europa anche se non è così, è totale . Le parziali marce indietro non danno spiegazioni sufficienti . Ancora ad esempio non è chiaro se si parla di mensilità o di rate del mutuo . Ci sono infatti mutui che possono essere pagati semestralmente , altri mensilmente ed è evidente la disparità che si verrebbe a creare tra famiglie nella stessa condizione economica.

Il provvedimento è sbagliato , la crisi dei crediti deteriorati delle banche non si risolve penalizzando i piccoli risparmiatori , già oggi anche in Toscana coinvolti loro malgrado nelle vicende di Banca Etruria e Banca Popolare di Vicenza ma affrontando alla radice le cause che li hanno determinati .

 

Firenze, 07/03/2016 Federconsumatori Toscana

Meningite in Toscana: Cresce allarme a seguito delle affermazioni su aggressività del ceppo da identificare.

Urgente fornire dati ufficiali sulla situazione in Toscana e sulla campagna vaccinale antimeningococco C.

Le notizie sul ceppo batterico ancora non identificato, definito molto aggressivo e mai isolato fino ad ora, stanno producendo dubbi e allarmi più che giustificati: si parla di un ceppo molto aggressivo, sconosciuto.

Si tratta di una situazione anomala da fronteggiare con misure straordinarie, con una campagna vaccinale da realizzare entro il 30 aprile.

Federconsumatori chiede al Ministero di fare chiarezza e dire ufficialmente, in primo luogo, se il vaccino darà copertura anche a questa variante ancora da identificare. Successivamente a fronte di questa certezza , è necessario chiarire se e come avviene il contagio, se le modalità di trasmissione mettono più a rischio i giovani o la popolazione anziana e quali sono le misure di prevenzione da adottare.

Energia: vero e proprio caos nelle “bollette 2.0” del gas recapitate nella zona di Perugia.

Nella zona di Perugia è in arrivo la nuova bolletta del gas, cosìdetta 2.0, che si annuncia essere più semplice e chiara.. peccato che l’inadeguatezza e la disoganizzazione dei sistemi dell’Enel abbiano trasformato tale passaggio in un vero e proprio incubo per migliaia di utenti.

Da venerdì, davanti agli sportelli dell’azienda, si reduanano centinaia di cittadini vittime dei gravi disservizi e dell’impreparazione di Enel a tale sistema.

A tutti è arrivata una doppia fatturazione: due bollette riferite allo stesso periodo. In alcuni casi, per giunta, il conteggio dei consumi relativo a tali bollette è addirittura sbagliato!!

“un vero e proprio caos, del quale i vertici dell’azienda non si erano ancora resi conto se non fosse stato per le nostre segnalazioni”, così dichiara Alessandro Peruzzi, Presidente di Federconsumatori Umbria, che è al fianco dei cottadini da stamattina fuori dallo sportello Enel di Perugia.

L’azienda, dopo il nostro intervento, ha ammesso il proprio errore e interverrà con un comunicato ufficiale.

Consigliamo intanto ai citatdini di attendere e non pagare entrambe le bollette, dal momento che arriverà sicuramente una rettifica dall’azienda. Chi avesse la domiciliazione bancaria dovrà controllare che non vengano addebitate entrambe le somme, in tal caso dovrà ottenere il relativo rimborso.

All’azienda chiediamo di collaborare per risolvere in tempi rapidi questi disguidi e di far in modo che episodi simili non si ripetano mai più. Non è tollerabile che gli errori di Enel si abbattano sui cittadini, cuasando loro non soltanto un disagio, ma soprattutto ansia e preoccupazione, vista la delicata situazione economica in cui si trovano le famiglie.

Tlc: TIM – Contratto voce. Basta con i rincari unilaterali! Il servizio universale va difeso… non rimpianto.

28 Febbraio 2016

La misura è colma!

Gli utenti Tim non possono essere più presi in giro e subire continue ed unilaterali modifiche del contratto.

Da maggio dello scorso anno, senza che il consumatore possa in qualche modo difendersi e tutelarsi, – a meno di non recedere dal contratto – Tim sta continuamente rincarando i prezzi.

Non vi è alcuna giustificazione plausibile per un comportamento del tutto scorretto, nei confronti dei propri ignari clienti che da anni si fidano di Tim.

La politica in materia di telefonia fissa sul contratto Voce (19 € al mese) è ormai chiara: con il nuovo aumento del costo al minuto che passerà dal 1 aprile 2016 da 0,10 cent/minuto a 0,20 cent/minuto e l’introduzione dello scatto alla risposta (ancora lui) a 0,20 cent, si vogliono obbligare i clienti a passare al contratto Tutto Voce, che ha sì chiamate illimitate ma che è ben più dispendioso per i consumatori, con un costo fisso mensile di € 29!

Il comportamento di Tim non solo è esecrabile di per sé (e in un periodo di profonda crisi non dovrebbe essere tale, soprattutto per aziende che hanno a cuore la propria clientela e il loro buon nome) ma va proprio a colpire tutte le fasce deboli della popolazione, quali anziani e persone sotto o sulla soglia della povertà.

Questo contratto, infatti, non solo è quello che ha sostituito il caro e vecchio canone (e che a maggio scorso aveva già subito un aumento di 0,50 cent/mese), ma è anche il contratto tipico di tutte le fasce sociali che non possono (per età, cultura o assenza di infrastrutture) usare mezzi più tecnologici per comunica. Infine i clienti di Tim, che presumibilmente non usufruiranno della domiciliazione bancaria, si vedranno aumentare anche il costo per la spedizione della fattura, oltre ad aver già subito il raddoppio del costo del bollettino postale con l’invio mensile della fattura!

Insomma, Tim, che ha come obbligo la fornitura del servizio universale, si sta accanendo proprio con le fasce sociali più deboli e lo sta facendo nella maniera più scorretta possibile: un po’ per volta e senza dare la possibilità ai propri clienti di non subirne danni.

Riscaldamenti, scatta entro l’anno l’obbligo delle valvole termostatiche

Al fine di contenere la spesa energetica delle nostre case, entro la fine del 2016 in Italia è previsto l’obbligo di installare le valvole termostatiche in tutti gli immobili, ma quanto si dovrà spendere per adempiere all’onere previsto dalla legge?

Un’indagine di www.prontopro.it rivela che il costo medio nazionale corrisponde a circa 78€ per ciascuna valvola.

L’indagine, condotta analizzando i prezzi richiesti dagli idraulici nelle principali città italiane, rivela che il costo per installare una singola valvola termostatica in Italia può oscillare dai 70 ai 100 €. Prendendo in considerazione un appartamento medio di circa 80 metri quadrati, con 5 termosifoni, il costo totale si attesta intorno ai 400€ !!

Se a Milano i prezzi sostenuti possono salire fino a 100€, registrando così un +28% per ogni singola valvola, anche Roma si conferma tra le città in cui i costi per i lavori di manutenzione domestica sono più elevati, con un +22% rispetto alla media nazionale. Invece le aree urbane in cui la media dei costi è inferiore rispetto a quella nazionale sono le città del Centro e del Sud Italia.

Su tutte spiccano Massa-Carrara e Grosseto, in cui si registra un -12%.

Gli idraulici sottolineano che in tutta la penisola i costi si abbassano molto se il termosifone è munito di valvole predisposte a ricevere un congegno aggiuntivo che le rende termostatiche.

A chi si domanda il perchè di tale obbligo, questo è stato introdotto dalla direttiva UE 2012/27.

Basti sapere che, dopo un primo investimento iniziale, l’utilizzo delle valvole termostatiche consente di ridurre i consumi del riscaldamento domestico fino a circa il 23%, grazie ad una gestione intelligente della temperatura in funzione di ogni specifico ambiente.Sprechi e dispersioni vengono così evitati, con una temperatura più stabile e dunque uniforme in tutta la casa.

La mancata installazione entro i termini previsti prevede sanzioni comprese tra i 500 e i 2500€, a seconda delle disposizioni previste dalle varie Regioni.

Per utilizzare al meglio le valvole termostatiche, i professionisti consigliano di regolare ogni singola valvola a proprio piacimento attraverso una scala graduata attorno alla manopola con dei numeri crescenti da 0 (spento) a 5 (massimo). Tali numeri non corrispondono esattamente ad una temperatura specifica, anche se ad esempio il numero 3 corrisponde a circa 20 gradi nella stanza di riferimento; la corrispondenza può tuttavia variare a causa della posizione del termisifone e della valvola stessa: gli idraulici quindi suggeriscono di utilizzare un normale termometro per controllare la giusta equivalenza fra il numero indicato sulla valvola e la temperatura effettivamente raggiunta. Un altro suggerimento è quello di abbassare la temperatura durante le ore in cui la casa è disabitata, per poi ripristinarla al momento del rientro nell’abitazione.

Infine gli idraulici suggeriscono di non superare i 20°C (limite di legge) sia per non trovare brutte sorprese in bolletta, sia per evitare eccessivi sbalzi di temperatura fra l’ambiente interno delle case e quello esterno.

Tlc: la tredicesima mensilità delle compagnie telefoniche. Attendiamo un pronunciamento esemplare da parte dell’Antitrust.

Molti utenti continuano a ricevere la comunicazione, da parte del proprio operatore di telefonia mobile, in merito alla modifica unilaterale del contratto che porta la sua validità da un mese a quattro settimane.

“Costo e contenuto dell’offerta rimangono invariati” recita il messaggio, ma nella realtà non è così!

Gli utenti, infatti, spenderanno di più: a parità di costyo e, nella maggior parte dei casi anche a parità di condizioni (minuti e GigaByte a disposizione), diminuisce anche il tempo di validità dell’offerta.

Se prima l’addebito avveniva ogni 30 giorni, dopo sarà effettuato ogni 28 giorni.

Un escamotage attraverso il quale le compagnie hanno creato una sorta di “tredicesima mensilità”, addossando agli utenti un aumetno dell’8%.

Abbiamo vivacemente protestato contro tale pratica sin dalle sue prime attuazioni, avvenute in estate.

A maggior ragione dal momento che tali modifiche sono state operate da ben 4 operatori su 5.

Anche su nostra sollecitazione è intervenuto l’AGCOM, sun indicazione della quale l’Antitrust ha avviato un’indagine. Adesso attendiamo il pronunciamento di quest’ultima, da cui ci aspettiamo non solo delle sanzioni esemplari per le pratiche commerciali scorrette messe in atto dalle compagnie, ma anche la possibilità di recesso gratuito per tutti gli utenti (anche oltre i 30gg previsti), nonchè il rimborso di quanto pagati in più a causa di tale modifica dell’offerta del tutto arbitraria.

Trasporto pubblico: bus e metro, arriva la legge. Multe fino a 200 euro a chi non ha il biglietto e rimborso del biglietto per il ritardo

Sono molte le novità contenute nella bozza del decreto sui servizi pubblici locali, il testo unico della riforma Madia.

Per contrastare l’evasione nel settore, che è di circa il 20%, vi saranno multe sino a 200 euro e rimborsi per i viaggiatori dopo 30 minuti di ritardo

La Federconsumatori è da sempre contraria a ogni forma di evasione, convenendo che chiunque salga su un mezzo pubblico senza biglietto vada sanzionato. Ci auguriamo, però, che non sia emanata solo una normativa di “buone intenzioni”, che porterebbe ad un’ulteriore caduta di credibilità nei confronti di chi legifera.

Sono troppe le questioni che si pongono alla luce del decreto, ad esempio in merito all’esigibilità della multa (persona priva di documenti, indirizzo non corretto, etc.). Auspichiamo che, alla fine, i costi sostenuti per il rispetto della legge non siano superiori all’incasso delle multe: sarebbe veramente drammatico! Non vorremmo anche, che una sanzione che ha circa 200 volte il valore dell’evasione, si presti facilmente a percorsi di anticostituzionalità.

Vi sono, inoltre, diversi aspetti da chiarire: le modalità per i rimborsi come saranno espletate? La procedura per ottenere un rimborso di 1,50 euro non sarà talmente farraginosa da rilevarsi anch’essa controproducente?

Sono queste le prima osservazioni “a caldo” sulla normativa resa pubblica dagli organi d’informazione. Ci permettiamo di affermare che, prima della stesura della nuova norma, sicuramente sarebbe stato molto interessante ascoltare anche le Associazioni dei Consumatori presenti nel CNCU, le quali, senz’altro, avrebbero condiviso un percorso finalizzato alla lotta all’evasione. Per quanto riguarda la Federconsumatori avremmo promosso la nascita delle Carte dei Servizi nel trasporto pubblico urbano che, oltre al rimborso del biglietto vero e proprio, stabilissero anche il riconoscimento del disagio.

Con le carte dei servizi, costruite assieme alle Aziende, si stabilirebbero dei criteri minimi di garanzia, di efficienza e di rispetto del viaggiatore. Sarebbe possibile, così, superare le gravi carenze del trasporto pubblico, a partire dai mezzi obsoleti, privi di manutenzione e delle più elementari norme d’igiene.

Siamo convinti dell’utilità delle Carte dei servizi, perché, laddove le stesse sono in vigore, dopo essere state volute dall’Aziende e dalle Associazioni dei Consumatori, in particolare sul trasporto extraurbano, hanno creato le basi per accedere ai percorsi di reclami e conciliazioni, veloci, non complicati e poco burocratici, che hanno dato e continuano a dare risposte positive ai cittadini consumatori e alle aziende stesse.

Il “rent to buy” ed altri modi per comprare casa

Notai ed Associazioni dei Consumatori dedicano la dodicesima Guida per il Cittadino al cd. “rent to buy“, un contratto introdotto nel nostro ordinamento dal Decreto Sblocca Italia del 2014: uno strumento recente, ancora poco utilizzato in Italia che, sopratutto in un momneto di crisi economica, può essere un’opportunità per chi desidera comprare casa ma non dispone subito della liquidità necessaria.

Con il rent to buy infatti l’acquisto avviene in un secondo tempo, ma la disponibilità dell’immobile è immediata, a fronte del pagamento di un canone di cui una parte è da imputare all’utilizzo e l’altra parte al prezzo finale di vendita in caso di conbferma d parte del conduttore-acquirente.

La Guida chiarisce le caratteristiche fondamentali del “rent to buy” e i dubbi più frequenti: ad esempio come rientrare in possesso dell’immobile in caso di inadempimento del conduttore, cosa succede in caso di fallimento del venditore, quali regimi fiscali si applicano.

Fornisce inoltre una panoramica anche sulle altre forme contrattuali alternative di comoravendita, focalizzando per tutte i vantaggi e gli svantaggi per entrambe le parti.

Come tutte le altre Guide, il vademecum è distribuito GRATUITAMENTE dal consiglio Nazionale del Notariato e dalle Associazioni dei Consumatori che hanno partecipato alla Sua realizzazione.

Potete passare dalle sedi di Federconsuamatori sparse sul territorio per ritirare la vostra Guida!

Genitori e Figli, la legge oltre gli affetti.

Con la riforma del Diritto di Famiglia del 1975 e la più recente riforma della filiazione entrata in vigore nel 2014, la legge ha radicalmente cambiato il rapporto fra genitori e figli, siano essi nati dentro o fuori il matrimonio, equiparandoli e modificandone in modo significativo le relazioni di parentela.

Lo status di figlio comporta precisi diritti, riconducibili ad un vero e proprio “statuto dei diritti del figlio”, come il mantenimento, l’educazione, l’istruzioe e l’assistenza morale. Ma ne derivano anche doveri, quali il rispetto, l’obbligo alla convivenza (se minori) ed il contributo, secodno le proprie capacità, al mantenimento della famiglia.

La tredicesima Guida per il Cittadino di Notai e Associazioni dei Consumatori affronta ngli aspetti legislativi della relazione genitori-figli: come la responsabilità hìgenitoriale, che sostituendo la potestà ha enfatizzato gli aspetti “doverosi” di cura morale e meatriale del figlio sino a quando non abbia raggiunto l’indipendenza economica; l’affidamento e l’adozione nelle modalità ammesse in Italia, la procreazione assistita e tutte le isure di tutela quando si ha a che fare con dei minori; e ancora, l’amministrazione di sostegno, la fase susccessoria ed il passaggio generazionale di un’azienda.

Come tutte le altre Guide, il vademecum è distribuito GRATUITAMENTE dal consiglio Nazionale del Notariato e dalle Associazioni dei Consumatori che hanno partecipato alla Sua realizzazione.

Potete passare dalle sedi di Federconsuamatori sparse sul territorio per ritirare la vostra Guida!

Banca d’Italia sapeva e dovrà risarcire i risparmiatori espropriati

E’ ormai evidente e ampiamente dimostrabile che la Banca d’Italia sapeva da tempo che le famiglie avevano nel loro portafogli bond subordinati per il 46,1% contro il 3 dei fondi.

Lo stesso istituto, quindi, è responsabile del gravissimo esproprio del risparmio di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara.

Federconsumatori ed Adusbef continuanoa lavorare per raggiungere soluzioni negoziali con risarcimenti integrali e porteranno nei giudizi civili il documento inviato al Direttorio in data 30 Dicembre 2015 che inchioda Banca d’Italia alle sue precise responsabilità, dimostrando al connivenza in quanto accaduto.

“Proprio alla luce dell’appunto in questione, che fa il punto sui dati relativi ai bond subordinati, sulla consistenza e tipologia dei sottoscrittori, chiederemo che sia Banca d’Italia, viste le sue gravi ed evidenti responsabilità nella vicenda, a risarcire i risparmiatori truffati”.